Loredana Brumetz

#dartplayerstory

(Articolo aggiornato a 04/11/2024)

LOREDANA BRUMETZ

FRAU ROTTENMEIER AL BULL

 

In pedana Loredana è glaciale, un po' come la signorina Rottenmeier nei cartoni di Heidi. Viene simpaticamente chiamata così e sembra proprio che non se la prenda forse perché il soprannome gli si addice. Infatti, afferma che ha un carattere burbero...

E' tenace, grintosa e non si arrende mai sia di fronte al board che nella vita. Emblematicamente il suo motto è: mai mollare!

Ha vinto di tutto e di più, basta leggere il palmares. Un sogno è rappresentare l'Italia al prossimo Word Cup in Corea. L'altro è vincere il terzo titolo nazionale. Sicuramente non saranno solo sogni che rimarranno nel cassetto e noi di Freccette Italia gli auguriamo di farcela.

Non a torto, si lamenta che il mondo delle freccette rosa sia messo troppo in secondo piano e che le giocatrici siano svantaggiate rispetto ai maschietti che invece sono privilegiati sia per i rimborsi spesa che per il valore dei premi.

In famiglia giocano a steel praticamente tutti ed è una passione che viene coltivata accuratamente. Loredana cura molto le sedute di allenamento dove si impegna moltissimo, specie sui settori per poi azzeccare la tripla o la doppia in gara al momento giusto.

Pratica steel da oltre trentanni e, nonostante abbia fatto una pausa di 16 anni per fare la mamma, è ritornata a impugnare le freccette nel 2015 mietendo successi dappertutto.

Molto bella e azzeccata la risposta alla domanda se lo steel è un gioco: “Se gioco al bar per passare qualche oretta con gli amici le freccette sono un gioco, quando entro in pedana per campionato, torneo, gara ufficiale... allora diventa uno sport “.

Forza Loredana e Buone Frecce !

Marco Riccomini per FreccetteItalia.it

LO SCHEDONE DI: LOREDANA BRUMETZ

CHI SONO

Nome e cognome Loredana Brumetz

Soprannome       Frau Rottenmeier (come quella di Heidi)

Data di nascita         7 febbraio 1968

Luogo di nascita      Trieste

Dove vivo                    Trieste

Famiglia                      Coniugata con Paolo e ho due figli, Valentina e Marco

Animali domestici Ho due gatti e un cane

Tatuaggi                      Non ho tatuaggi

Studi                           Ho la licenza di terza media (non avevo voglia di studiare)

Lavoro               Lavoro come addetta alla mensa scolastica a Trieste

Sport                          Freccette

Carattere                     Dicono che ho un carattere burbero

COSA MI PIACE

Hobby               Leggere libri gialli o di cronaca

Il piatto preferito   Non ho piatti preferiti, mangio quasi tutto

Bevanda preferita   La coca-cola non deve mai mancare

Il mio pregio      Sono sincera

Il mio difetto      Sono rompi scatole

In vacanza dove       Preferisco l’Italia per le vacanze

Il mio film                  Il film che preferisco è “Ragazze Vincenti”

Il mio libro                 Libro preferito è “Assassinio sull’Orient-express”

La mia musica          Tutta la musica anni 60-70

Il mio eroe                  Il mio eroe è il mio papà che non c’è più da troppi anni

Il mio motto       Il motto che adoro : MAI MOLLARE

Il mio sogno       Nel cassetto dei sogni ci sta un terzo titolo nazionale e la partecipazione alla Word Cup.

LE MIE FRECCE

Il mio Dart Club           Sono tesserata con “Old Corner” di Trieste

Frecce usate       Uso le Magnum Harrows Anniversary da 23g.

Destra o mancina Sono destra

Impugnatura      Le impugno a tre dita

Postura in pedana   In pedana sto leggermente a destra rispetto al bull

Doppio preferito           Il Bull rosso è il mio preferito

Triplo preferito             Triple classiche T20 o T19

Chiusura preferita   Non ho una chiusa in particolare, importante è chiudere

Miglior leg chiuso         Il miglior leg ( a memoria) è stato in 15 frecce a un doppio regionale con la Giada Ciofi

Miglior check out          La chiusura più alta è stato 170 nel leg sopracitato

Miglior average            Non ho mai tenuto conto della media

Giocatore/giocatrice preferito/a Non ho un giocatore/giocatrice preferito/a


PALMARES

Ranking attuale            Attualmente come ranking ho solo quello nazionale con un quarto posto, non male dopo un anno di attività esclusivamente a livello di                            tornei della “domenica”

Titoli regionali              Ho 4 titoli come campionessa regionale di singolo e 2 di doppio

Titoli nazionali              Ho 2 titoli nazionali 1993 e 1997

Titoli internazionali  A livello internazionale non ho niente

Partecipazioni              Ho partecipato a 2 Winmau, 2 Europa Cup ( Norvegia e Spagna), 1 mondiale on- line nel 2020

#DartPlayerStory
INTERVISTA A: LOREDANA BRUMETZ

Cos'è che ti ha spinto a cominciare a giocare a freccette ? La molla scatenante.

La curiosità. Nel bar che frequentavo, fine anni ‘80 inizio anni ‘90, era normale ritrovarsi presso un locale, almeno qui a Trieste. Avevano messo queste cose strane al muro e si cimentavano a tirare tre freccette. Ho voluto provare e poi….. eccomi qua!

 

Quando e dove hai cominciato ?

Ho iniziato a giocare in modo serio nel 1991 , quando mi sono tesserata con il dart club “Old Corner” di Trieste.

 

La passione c'era già all'inizio o ti è venuta nel tempo ?

Con il tempo sono stata sempre più presa dal gioco e iniziavo ad avere le mie prime piccole soddisfazioni e a distanza di due anni vincevo il mio primo titolo nazionale nel 1993.

 

Come ti prepari prima di una partita ?

Mi alleno con costanza, cerco di tirare fuori almeno un oretta al giorno e il giorno prima della partita non tiro freccette.

 

A cosa dai più importanza: braccio, testa, frecce o altro ?

Tutto è importante, ma per me è la testa.

 

Come ti alleni ?

Solitamente mi alleno da sola, cerco il settore, cosa fondamentale. Se le metti bene sul settore che vuoi , nel momento che ti serve la tripla c’è.

 

Cosa ti da più forza quando giochi ?

Quando gioco la forza mi viene nel momento che le frecce vanno dove volevo io, magari in una chiusa da tre darts.

 

Cosa detesti quando giochi ?

Quando sono in pedana cerco la massima concentrazione quindi odio chi mi parla o, ancor peggio, chi mi tocca ( tipo una mano sulla spalla etc) .

 

Cosa ti da la carica quando sei in pedana ?

Certamente mi carica molto chiudere un leg con la prima o ancor di più fare una chiusa dove devi usare tutte e tre le frecce.

 

Sei brava nei calcoli delle chiusure ?

Si! Me la cavo molto bene.

 

Da giocatrice, come ti definiresti ?

Sinceramente mi do un 6 … sufficiente dai. (Modesta N.d.R.)

 

Sei scaramantica e hai un portafortuna ?

Una volta si! Ma con gli anni è un po scemata questa cosa. Se sei brava non si ha bisogno di portafortuna.

  

Ti sei mai arrabbiata in pedana e/o hai litigato ?

Mi capita spesso di arrabbiarmi in pedana, ma sempre e soltanto con me stessa. Alla fine si gioca sempre contro se stessi e non ho mai litigato a dire il vero.

 

Preferisci giocare in singolo, doppio o squadra ?

Preferisco il singolo. Nel singolo vinco o perdo soltanto io, mentre nel doppio o a squadre sento responsabilità che a volte mi fa sforzare con risultati pessimi. Ma gioco sempre tutto per tutto.

 

Quale è stata la partita più bella che ricordi con maggiore emozione ?

La più bella partita è stata alla G.U. del Veneto nel 2022. Ero in finale con la Talita Biagetti ma nonostante giocassi bene non riuscivo a mettere la doppia. Mi trovo sul 3-0 per Talita. Scatta la molla del: “a zero no!”. Sono riuscita a rimontare e portarmi su 5-3 per me. E' stata una grande soddisfazione.

 

Quali sono le emozioni che senti quando giochi a freccette ?

Normalmente non provo emozioni mentre gioco.

 

Quale è stata la più bella avventura che hai vissuto da quando giochi a freccette ?

E' stata una bellissima avventura l’ Europe Cup in Spagna nel 2022. Mi sono divertita sotto ogni aspetto e anche la coppa delle regioni , sempre nel 2022 a Roma, quella è stata super, un gruppo bellissimo, ci siamo divertiti un sacco e abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere.

 

Soft o Steel ?

Steel, senza dubbio. Lo steel è il gioco delle freccette. Per me il soft è un gioco da serata tra amici e questo è il mio parere personale, ovviamente. Io faccio tutti e due ma il soft non mi da la stessa adrenalina dello steel.

 

Le freccette sono un gioco o uno sport ?

Se gioco al bar per passare qualche oretta con gli amici le freccette sono un gioco, quando entro in pedana per campionato, torneo , gara ufficiale etc allora diventa uno sport .

 

Cosa ha significato vestire la maglia della nazionale ?

Indossare la maglia azzurra è una soddisfazione unica. Una grande emozione, difficile da descrivere.

 

Chi è la giocatrice italiana più forte che hai affrontato ?

Di giocatrici forti ce ne sono molte. Mi sono battuta con tante e ho vinto e ho anche perso.

 

Quella  straniera ?

Durante la Word Cup on-line ne ho incontrate , ma di persona ho giocato contro la De Graf a un Master a Pieve di Cento ed era davvero forte.

 

C'è un giocatore/giocatrice al quale t'ispiri ?

Non mi ispiro a nessuno.

  

C'è stato un momento down nella tua carriera  e magari hai pensato di smettere ?

Sì, nel 2023. Dopo aver vissuto un 2022 soddisfacente e esser riuscita a indossare la maglia azzurra, per vari motivi, personali e non, stentavo ad avere risultati soddisfacenti. Ma alla fine sono riuscita a liberare la mia testa dalle cose negative ed eccomi qua, nuovamente in nazionale. E' stata una bella lotta contro me stessa.

 

Vorresti che qualcuno di famiglia si innamorasse delle freccette ?

Attualmente in famiglia giochiamo io, mio marito, mia figlia e il suo fidanzato, manca solo mio figlio che quando siamo via da casa si diletta a giocare.

 

Come hai programmato il tuo futuro di dart player ?

Programmi futuri? Rappresentare l’Italia il prossimo anno alla Word Cup in Corea.

 

Cosa puoi dire a chi comincia a giocare a freccette ?

Non arrendersi mai. Tanta grinta e determinazione. Spesso si incontrano nuovi giocatori che credono che sia tutto facile. Ci vuole impegno, costanza e tanta gavetta. Se c’è la passione prima o poi la soddisfazione arriva.

 

Ti piacerebbe essere una giocatrice professionista (o essere stata) ?

Adesso non ci penso, ma nel passato , quando ero più giovane, non mi sarebbe dispiaciuto provare e ne sarei stata onorata.

 

Pensi che lo sport delle freccette meriti una maggiore diffusione e considerazione ? Hai delle idee a riguardo?

l gioco delle freccette, in Italia, non è preso in considerazione come sport. Viene visto come gioco da bar, dove si beve, si fuma, nessuno sa cosa c’è dietro a una vittoria, a un bel leg. Sarebbe bello dargli più spazio, più pubblicità. Diventa utile nei fare calcoli, magari con freccette da soft potrebbe entrare nelle scuole.

 

Come vedi il futuro del movimento dardistico italiano ?

Non vedo un gran futuro per il movimento freccette italiane, se si hanno conoscenze giuste si può avere pubblicità, articoli su quotidiani o social, altrimenti è dura. Già il numero di club , parlo per la mia realtà, si è molto ridotto rispetto agli anni ‘90 anche se c’è una piccola ripresa e ci sono parecchi “ vecchi” che riprendono le frecce in mano dopo 

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