A cura di Marco Riccomini

#DartPlayerStory

#DartPlayerStory

Le biografie dei più interessanti giocatori italiani.

Ma chi sono i freccettari italiani?

Questa rubrica è nata per creare un archivio dei più importanti giocatori di freccette del nostro Paese .

Dati personali, palmares, curiosità, commenti e aneddoti sono gli ingredienti delle schede biografiche personalizzate che via via pubblicheremo.
https://www.freccetteitalia.it/rubriche/dartplayerstory

MARCO RICCOMINI: MI PRESENTO

Mi chiamo Marco ma per chi mi conosce sono il Ric.

Classe 1961, sposato con Vanda e con un figlio: Leon. Vivo a Uzzano nella Valdinievole pistoiese.

Sono toscano, anzi di Prato e oltretutto sono anarchico per natura.

Agronomo per professione, scrittore e giornalista per passione a 'La Nazione' nel 1979 e carriera come free-lance .

Ho conosciuto le freccette nel 1981 in Inghilterra, quando entrai in un pub londinese e fu subito un colpo di fulmine. Tornato in Italia, non trovai nessun posto dove si potesse giocare fino a quando mi trasferii a Roma nel 1999 dove c'erano pedane steel e comprai il mio primo e ultimo set di dardi: “Assassin” della Harrows 24 g . Nel 2000 scovai per caso il Dart Club “La Piramide” a Poggio a Caiano (Prato) , che era l'unico in tutta la Toscana e partecipai anche ai campionati italiani assoluti Figf a Pieve di Cento .

Seguirono  anni di buio e conobbi Aldobrando Migaldi: un appassionato che mi introdusse nello sparuto mondo locale dello steel nel 2017. Scoprii che si poteva giocare a Firenze al pub irlandese Finnegan dove incontrai il prode Antonio Amoroso che organizzava tornei nel locale .

La vera svolta è stata la nascita, l'anno scorso,  del sodalizio “Freccette Firenze” con l'allestimento di otto pedane presso la sede del circolo Arci “Mario Bencini” . Faccio parte del Dart Club “Marzocco” e partecipiamo al campionato regionale Figf con squadre della provincia di Arezzo .

Nel 2019 ho aperto un gruppo Facebook dal nome “Loving with steel darts” per dare notizie e fare propaganda .

Anche se non sono un giocatore di livello, la malattia per le freccette mi accompagna sempre e sono costantemente alla ricerca di soluzioni ed espedienti per diffondere il più possibile la passione per questo bellissimo sport .

Ringrazio Zak per avermi introdotto nella redazione di “Freccette Italia” dove spero di poter dare il mio contributo spassionato.

Il mio motto: “Le freccette non sono tutto ma è tanta roba !”.

LE TRE FRECCE DI MAJIN BU

Stefano Tomassetti è un campione tra i campioni.

Ho conosciuto di persona questo eccellente darter alcuni giorni fa, in occasione di una gara ufficiale Figf al “Bencini darts” nel capoluogo toscano, dove ha sbaragliato tutti e ha vinto in finale con Fabio Bendoni. Si è prestato subito a collaborare con la nostra redazione dando la massima disponibilità.

Solo parlargli mette serenità perché emana un'aura affascinante che ti cattura e ti incanta.

Stefano ha un carattere solare e si definisce come una persona buona, anzi troppo buona. Si è sposato da poco tempo con Silvia con la quale condivide la passione per le freccette e ovviamente la vita di coppia.

In pedana è un metodico e non lascia niente al caso. Con dovizia certosina, cura tutti i particolari perfino le sensazioni che può provare in gara. Unico.

Lancia usando prettamente la testa e possiede un movimento del braccio affinato in tanti anni di  gioco e lo dimostra sia quando gioca a steel che a soft. Quando è davanti al board non esiste niente eccetto che lui e le sue tre inseparabili frecce Plymouth ST01.

Se Stefano me lo permette, lo definirei un romantico nel senso buono e positivo del termine.

L'ho visto giocare dal vivo ad Arezzo e ultimamente a Firenze e mi è sembrato una vera e propria macchina da guerra: una ruspa, che è poi uno dei due suoi nickname. Questo nomignolo nasce alcuni anni fa quando Stefano chiamò così un amico d'infanzia ma poi furono gli altri ad affibbiargli questo soprannome che poi è rimasto.

L'altro soprannome è Majin Bu, personaggio Manga antagonista di Dragon Ball creato da Akira Toriyama . Come Majin Bu, è sempre sorridente e scanzonato ma nasconde in sé una forza terribile e lo dimostra sempre in pedana. 

Ha un palmares ricchissimo di successi e ha partecipato a rassegne internazionali vestendo anche la maglia azzurra.

Il suo mito è Eric Bristow, recentemente scomparso, al quale s'ispira e che ha seguito fin da quando ha cominciato a giocare a freccette in quel di Trasacco in provincia dell'Aquila.

Per noi di “Freccette Italia” è un vero e proprio onore ospitare Stefano Tomassetti nella rubrica “Dart Player Story”. Gli auguriamo un futuro stellare per tutti i successi ancora da inanellare e una vita serena.

Good darts Stefano.

LEGGI ARTICOLO COMPLETO -->

Veleda nel '96 con il suo primo titolo.

Veleda Gaiga: la freccia rosa della Lombardia

Diamo il caloroso benvenuto alla prima giocatrice di questa rubrica: Veleda Gaiga che abbiamo soprannominato la “Freccia rosa della Lombardia”.

Ha vinto tutto quello che c'era da vincere e vanta tante partecipazioni in nazionale a Cipro, Canada, Turchia, Irlanda etc: un palmares davvero ricchissimo.

Vive in una famiglia di freccettari dove il figlio è il primo fan e il marito è il coach. Grazie al padre ha cominciato a lanciare dardi alla fine degli anni '80 in un bar di un paese vicino a Busto Arsizio ed è stato subito amore per questo sport che gli ha regalato tante soddisfazioni, premi ed emozioni a non finire.

Nel 2002 riuscì ad aggiudicarsi il titolo nazionale di singolo a sole due settimane dal matrimonio, addirittura contro il mostro sacro Mojca Humar dell'Aurisina.

E' una giocatrice molto determinata, passionale, severa con se stessa e metodica in allenamento.

Nell'intervista ha colpito questa frase molto saggia: “Ci vuole tempo per imparare a perdere”.

Un ringraziamento speciale va al marito, Gianfranco Ficetola della FIGF, che ha fatto da interfaccia per questa biografia.

Good Darts Veleda e in bocca al lupo per i tuoi prossimi impegni in pedana.

LEGGI ARTICOLO COMPLETO -->


Marco Riccomini per FreccetteItalia.it
con la collaborazione di Gianfranco Ficetola

UMBERTO "BAT" BATTARA

E' la volta di un altro campione doc: Umberto Battara, in arte Bat.

Classe '59, è stato uno dei giocatori di punta nel circo freccestistico italiano degli anni '80.

Quando ha cominciato, a Gorizia, i conteggi si facevano ancora sui fogli di carta ma la passione era tanta e da subito si è innamorato di questo sport così affascinante e trascinante.

Bat è un giocatore istintivo, che predilige il gioco mentale e detesta la scorrettezza in pedana.

Molto metodico in allenamento, ha fatto della regolarità la sua arma vincente: l'importante è il divertimento, la goliardia e la soddisfazione di giocare con gli amici storici e cimentarsi con avversari sempre diversi.

Ricorda con soddisfazione una chiusura con 11 frecce in campionato, ma l'avventura più bella è stata il 3° posto conquistato con il D.C. Gorizia durante le finali a squadre giocate a Pieve di Cento.

Purtroppo nel 1988 fu colpito dalla “dartite”, allora sconosciuta, e fu il primo caso in Italia. Dopo cinque anni guarì ma commente "purtroppo il livello di gioco non fu quello di prima".

Ha avuto l'onore di vestire la maglia della nazionale e di scontrarsi con un mostro sacro quale Eric Bristow. La sua “bestia nera” rimane Eddy Lineham al quale però si è ispirato negli anni ruggenti.

E' un onore, ospitare nella nostra rubrica un giocatore della classe e del lustro di Umberto “Bat” Battara: un campione fuori e in pedana, un modello che dà smalto al nostro sport e un punto di riferimento per chi gioca adesso e chi giocherà.

Grazie “Bat” e … buone frecce !

LEGGI ARTICOLO COMPLETO -->



Marco Riccomini per FreccetteItalia.it"
con la collaborazione di Dennis Orlando

DANIELE PETRI, "il filosofo delle freccette"

Pedro è un vero campione sia in pedana con tre frecce in mano sia quando c'è da esprimere opinioni e fare commenti. E' un pensatore puro e dice tutto ciò che pensa senza peli sulla lingua. E' un “intimista” e lo si sente quando esprime liberamente il suo pensiero specie sui social dove è un faro di riferimento per tutti noi appassionati.

Non ha bisogno di presentazioni particolari: 50 presenze in gare all'estero, compresa la World Cup of Darts PDC, e tanti titoli regionali e nazionali in singolo, doppio e a squadre.

Diciotto volte con la maglia della nazionale: ce lo ricordiamo quando “suonava il violino” in pedana se chiudeva un leg contro gli olandesi Van Gerwen e Van Barneveld.

E' un matematico, riflessivo, pignolo, introverso e ordinato con emozioni ridotte quasi a zero: questo lo facilita molto a mantenere la concentrazione e a non perdere tempo a fare calcoli … tipo De Sousa. Pedro è un mentalist.

Recentemente l'ho seguito nel suo cammino di campione regionale FVG, sia nel singolo che nel doppio, e mi ha entusiasmato la sua determinazione e la grinta che ha espresso al board per tutto il tempo.

E' un passionale e, come si definisce lui, un solitario anche se quando gioca a livello squadra da molto di più e si esprime al meglio.

Gli piace camminare e … scrivere mentre cammina. L'intervista è stata fatta tutta su whatsapp con dovizia di particolari e di curiosità (sic).

Spero di conoscere presto di persona questo giocatore che emana un fascino da vero campione e outsider, con sogni realizzati e da realizzare e con tante, tantissime frecce ancora da lanciare.

Good darts Pedro !

LEGGI ARTICOLO COMPLETO -->

Marco Riccomini per FreccetteItalia.it

ADRIANO VIDOTTO, "ilgrandeuno"

E' la volta di Adriano Vidotto, detto “Ilgrandeuno”, classe 1949.

E' stato Dennis Orlando a porre le domande e fare la scheda di questo giocatore che rappresenta un mito nel mondo delle freccette in Italia.

E' stato il primo campione nazionale Figf  nel 1987 con tanti altri premi e piazzamenti, vestendo anche la maglia della nazionale.

I giovani forse non lo conoscono ma è stato un darter eccezionale e di grande classe che ha lasciato il segno su tutte le pedane nelle quali si è cimentato.

Un applauso da tutti noi di Freccette Italia e un ringraziamento speciale a Dennis Orlando che ha curato l'intervista in diretta.

LEGGI ARTICOLO COMPLETO -->

Marco Riccomini per FreccetteItalia.it"

DANILO VIGATO - FRECCETTARO NATO

"Ho conosciuto Danilo Vigato virtualmente durante un torneo di OnLineDarts nel periodo della pandemia quando si giocava in collegamento da casa.

Ovviamente presi una dura lezione di freccette, ma quello che mi fece piacere fu che mi fece ugualmente chiudere i legs, incoraggiandomi. Questo è molto apprezzabile e degno di stima e ammirazione .

Danilo è un freccettaro nato: un giocatore che mette il cuore e la grinta in ogni leg.

Ha un palmares spettacolare ed  ha giocato perfino contro mostri sacri dal nome di Van Gerwen e Withlock: mica poco!

In questa intervista e nella scheda biografica, ho cercato di inquadrare e mettere a fuoco tutte le sue peculiarità sia come giocatore che come essere umano.

Grazie Danilo, è stato un piacere: spero di incontrarti presto davanti a una Guinness fresca di spillatura.

… che giocatore !

Marco Riccomini per FreccetteItalia.it"

LEGGI ARTICOLO COMPLETO -->

"3 Volte campione di singolo FVG, partecipazioni a tornei internazionali, negli anni '90. Con la nazionale a Los Angeles, Basilea, Stoccolma... un vero mito tra i giocatori di Trieste.

Stiamo parlando dell'inossidabile Giancarlo Scibetta, classe '45 attualmente in pensione ma con una passione non sopita per il nostro sport. Grazie alla moglie Laura ed a Dennis Orlando che ci ha fatto da interfaccia, Giancarlo si è gentilmente prestato all'intervista di Marco Riccomini per FreccetteItalia.it"