Giada "SlingShot" Ciofi
#dartplayerstory
Giada Ciofi all'Italian Open 2022
(Articolo aggiornato a 20/11/2023)
GIADA CIOFI: LA “FIONDA” DI TRIESTE
Giada ha vinto tutto quello che è possibile vincere a livello nazionale e internazionale.
Il suo palmares è molto nutrito tanto da avere una stanza speciale per i suoi infiniti trofei e riconoscimenti collezionati un po' dappertutto.
I titoli?: 5 singoli e 4 doppi a livello regionale e 3 singoli e 1 doppio a livello nazionale. Vi sembrano pochi? Per non contare i trofei internazionale e le emozioni vissute con la maglia della nazionale.
E' una vera e propria “fionda” come il suo bel soprannome: “Slingshot”.
E' determinata e pensa poco. In pedana non ci sono cristi per nessun giocatore o giocatrice che sia.
Quando si concentra è solo lei e le sue frecce Golden Eagle da 21g … di pura classe.
In questo periodo è un po' scomparsa dalle scene per vari motivi e questo è un peccato per il nostro movimento dardistico che ha bisogno di giocatrici del livello di Giada. Speriamo con tutto il cuore che la “Fionda di Trieste” torni a essere più presente al board in modo che ci possa regalare momenti di gioia a tutti i livelli.
Ha iniziato nel 2004 nel locale di suo fratello e da allora è diventata quella macchina da guerra che tutti conoscono.
Nel suo ambiente familiare praticamente tutti “masticano” freccette ed è circondata da giocatori e appassionati del nostro sport. Ricordiamo che Giada è la moglie di Simone Micolini, presidente regionale FVG della Figf che ringraziamo per aver dato una mano preziosa per questa intervista alla quale tenevamo molto.
Buona Frecce Slingshot...aspettiamo tutti il tuo rientro al 100%!
Marco Riccomini per FreccetteItalia.it
con la collaborazione di Simone Micolini
LO SCHEDONE DI: GIADA CIOFI
CHI SONO
Nome e cognome
Giada Ciofi
Soprannome
Slingshot (Fionda)
Data di nascita
30 aprile 1986
Luogo di nascita
Trieste
Dove vivo
Trieste
Famiglia
Mamma, papà, fratello e marito
Animali domestici
Un cane di nome Max
Tatuaggi
No
Studi
Diploma superiore ITC
Lavoro
Onicotecnica
Sport
Nuoto, danza da ragazza e, ovviamente Freccette
Carattere
Determinata, testarda, diffidente (forse troppo), sensibile (sicuramente troppo)
Hobby
Viaggiare e musica
Il piatto preferito
Dolci
Bevanda preferita
Lemonsoda
Il mio pregio
Generosa
Il mio difetto
Pessimista (un po'...)
In vacanza dove
Ovunque
Il mio film
Van Helsing, Pirati dei caraibi e horror
Il mio libro
Donato Carrisi, comunque un po' tutti...
La mia musica
Tutta
Il mio eroe
Nessuno
Il mio motto
“Anche un viaggio di mille miglia inizia con un piccolo passo”
Il mio sogno
Non ne ho uno in particolare. Ragiono per obiettivi.
Il mio Dart Club
Joe Bar di Monfalcone
LE MIE FRECCE
Frecce usate
Golden Eagles 21g
Destro o mancino
Destra
Impugnatura
A tre dita, come una penna
Postura in pedana
Leggermente spostata sulla destra
Doppio preferito
D20
Triplo preferito
T20
Chiusura preferita
Tutte, basta prenderle
Miglior leg chiuso
12 frecce
Miglior check out
167
Miglior average
Mai tenuto i conti in vita mia
Giocatore preferito
MVG (Michael Van Gerwen)
Ranking attuale
Nell'ultimo anno ho giocato poco quindi non saprei proprio
PALMARES
Ranking attuale
Nell'ultimo anno ho giocato poco quindi non saprei proprio
Titoli regionali
5 singoli, 4 doppi
Titoli nazionali
3 singoli, 1 doppio
Titoli internazionali
Titoli internazionali Single Med Cup x10 (2006, 2007, 2008,2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015)
Italian Grand Master x 1
PARTECIPAZONI INTERNAZIONALI
Europe Cup x 5 (2006, 2008,2012, 2014, 2016)
World Cup x 5 (2007, 2011, 2013, 2015, 2017)
Winmau x 7 (2009, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2018)
#DartPlayerStory
GIADA CIOFI: LA “FIONDA” DI TRIESTE
GIADA CIOFI: LA “FIONDA” DI TRIESTE
Cos'è che ti ha spinto a cominciare a giocare a freccette ? La molla scatenante.
Semplicemente curiosità, guardando gli altri giocare.
Quando e dove hai cominciato ?
Ho iniziato nel gennaio del 2004 quando mio fratello aprì un locale che poi diventò la sede del dart club Wolves di Trieste.
La passione c'era già all'inizio o ti è venuta nel tempo ?
Un venerdì arrivò la mia prima tessera e la domenica dopo mi iscrissi a un torneo in FVG e..lo vinsi ! I risultati successivi sono stati benzina per alimentare le passione.
Come ti prepari prima di una partita ?
Non ho mai avuto rituali specifici o preparazioni particolari.
A cosa dai più importanza: braccio, testa, frecce o altro ?
Testa...quanto meno nel mio caso.
Come ti alleni ?
Facendo qualche leg con i compagni di squadra quando ho tempo.
Cosa ti da più forza quando giochi ?
Non ci ho mai pensato ma cerco di concentrarmi e basta.
Cosa detesti quando giochi ?
Niente in particolare.
Cosa ti da la carica quando sei in pedana ?
Non c'è qualcosa di speciale. In realtà trovo che tutti questi ragionamenti sul cosa faccia bene o cosa faccia “male”, alla fine precludano la possibilità di una buona performance e quindi... penso il meno possibile.
Sei brava nei calcoli delle chiusure ?
Abbastanza anche se vedo che nel tempo si sta modificando il mio modo di tirare.
Da giocatrice, come ti definiresti ?
Determinata. In questo momento sono sicuramente altalenante ma ammetto che le priorità sono cambiate nel corso degli anni. Purtroppo sto facendo poche gare in questo periodo.
Sei scaramantica e hai un portafortuna ?
No.
Ti sei mai arrabbiata in pedana e/o hai litigato ?
Solo per gli atteggiamenti antisportivi degli avversari.
Preferisci giocare in singolo, doppio o squadra ?
Singolo senza dubbio perché preferisco essere responsabile solo di me stessa.
Quale è stata la partita più bella che ricordi con maggiore emozione ?
Il mio primo titolo italiano chiuso con un bull rosso. Poi una finale Med Cup dove mi trovavo in svantaggio di 3 leg a zero contro Carole Frison (nazionale francese) nel quale sono riuscita a ribaltare il risultato con grande soddisfazione e grinta.
Quali sono le emozioni che senti quando giochi a freccette ?
Se sono concentrata nessuna. Nei periodi migliori, solo un brivido, direi una sensazione di competitività positiva.
Quale è stata la più bella avventura che hai vissuto da quando giochi a freccette ?
Ce ne sarebbero tante da raccontare. Bei ricordi durante i viaggi con la nazionale e non solo.
Soft o Steel ?
Steel, nonostante il bel ricordo del mondiale soft vinto in Polonia nel 2013.
Le freccette sono un gioco o uno sport ?
Per me sono sempre state uno sport vero e proprio.
Cosa ha significato vestire la maglia della nazionale ?
Sempre e comunque una bellissima soddisfazione personale.
Chi è il giocatore/ce italiano/a più forte che hai affrontato ?
Ne ho incontrati veramente tanti ma tra tutti, a mio avviso, Marco Apollonio.
Quello/a straniero/a ?
Con la nazionale ho avuto la fortuna di affrontare tantissime top players. E' difficile dirne una in particolare.
C'è un giocatore/trice al quale t'ispiri ?
No.
C'è stato un momento down nella tua carriera e magari hai pensato di smettere ?
In questo preciso momento gioco veramente poco: situazione che si protrae da dopo il mondiale in Giappone nel 2017.
Vorresti che qualcuno di famiglia si innamorasse delle freccette ?
Beh, tutte le persone vicine a me fondamentalmente già giocano.
Come hai programmato il tuo futuro di dart player ?
Non ho nulla di predefinito: vedremo cosa succederà.
Cosa puoi dire a chi comincia a giocare a freccette ?
Di avere pazienza e di divertirsi.
Ti piacerebbe essere una giocatrice professionista ?
No, non l'ho mai considerato.
Pensi che lo sport delle freccette meriti una maggiore diffusione e considerazione ? Hai delle idee a riguardo?
E' un discorso molto complesso e che vale per tutti gli sport cosiddetti minori. Sicuramente mi piacerebbe vederlo più valorizzato e diffuso.
Come vedi il futuro del movimento dardistico italiano ?
Spero ci sia una crescita. C'è molto lavoro da fare da parte di tutti, giocatori compresi.
2005 quando fece l'esordio in serie A con i Wolves