Fabio Bendoni

#dartplayerstory

FABIO BENDONI

LA FRECCIA D'ORO DELLA TOSCANA

Fabio Bendoni è giovane ma è già un campione affermato a livello regionale Toscana e nazionale.

Ha iniziato a lanciare frecce quasi per caso 14 anni fa nel pub Alaska ad Arezzo e da allora è scattata la passione per questo sport al quale non può fare a meno.


E' un tipo tosto che non molla mai, per lui tutte le partite sono spremute di adrenalina pura con uno spiccato senso della competizione sempre nei limiti della sportività e correttezza.


E' un ragazzo solare e parlare con lui è un piacere perché è una persona semplice e sincera. Dice di avere il difetto di essere un istintivo ed è molto altruista.


Anni fa ha contratto la temutissima dartitis ed è stato costretto a una assenza di oltre tre anni dalle pedane. Poi è guarito ed è tornato in pista conquistando allori sia in campo regionale che nazionale, vestendo anche l'orgogliosa maglia della nazionale italiana.

In famiglia Bendoni si respira aria di sisal perché anche il fratello e la sorella sono dei giocatori affermati e innamorati di questo sport straordinario.


Fabio dà molta importanza alla testa ed è molto meticoloso nella preparazione alle competizioni e non tralascia nessun dettaglio. E' anche un po' scaramantico con portafortuna e riti ai quali molti colleghi sono legati.


Il suo sogno è partecipare al World cup of darts e noi di Freccette Italia glielo auguriamo con tutto il cuore anche perché la sua carriera è ancora molto lunga e ha tutti i numeri per  potercela fare.

Marco Riccomini per FreccetteItalia.it

LO SCHEDONE DI: FABIO BENDONI

CHI SONO

Nome e cognome: Fabio Bendoni
Soprannome: Grisù
Data di nascita: 24/09/90
Luogo di nascita: Bibbiena (AR)
Dove vivo: Talla (AR)
Famiglia: Io e la mia ragazza
Animali domestici: 2 cani, Billy e Rum
Tatuaggi: si
Lavoro: Escavatorista miniera a cielo aperto
Sport: Freccette
Carattere: deciso

COSA MI PIACE

Hobby: passeggiate e funghi
Il piatto preferito: ce ne sono troppi
Bevanda preferita: Prosecco
Il mio pregio: altruista
Il mio difetto: istintivo
In vacanza dove: Sardegna
Il mio film: “Il pianista”
La mia musica: mi piacciono tutti i tipi di musica
Il mio eroe: Valentino Rossi
Il mio sogno: partecipare alla “World Cup of Darts”

LE MIE FRECCE

Il mio Dart Club: San Martino
Frecce usate: Plymouth BF01
Destro o mancino: destro
Impugnatura: davanti
Doppio preferito: 10
Triplo preferito: 20
Chiusura preferita: 124
Miglior leg chiuso: 11
Miglior check out: 170
Giocatore preferito: Luke Humpries

PALMARES

Titoli regionali:  2 primi posti nei regionali singoli soft Open Dart, 2 primi posti nei regionali singoli steel Figf 

Titoli nazionali:  un primo posto nazionale singolo soft Open Dart e un titolo nazionale doppio steel Figf con Andrea Chiodo


Un saluto a Freccette Italia: Ciao ciao Freccette Italia e grazie 

#DartPlayerStory

FABIO BENDONI

Ho iniziato cosí per gioco, come un passatempo 

In un pub di Arezzo, l'Alaska pub circa 14 anni fa

No con il tempo, quando ho visto che ero anche abbastanza portato mi sono appassionato ancora di più!!

Valutando gli avversari che devo incontrare, e preparandomi sia a livello mentale  che gestendo i momenti di tensione e di adrenalina.

Io divido così. Braccio 10%. Frecce 5 % nel senso che basta trovare una freccia con cui ti trovi bene. Testa 60%. Posizione 10%. Tecnica 15%.

Con diversi giochi su chiusure, average e partite. Poi gestendo agitazione, adrenalina e immaginando momenti della partita, mantenendo la giusta posizione.

L'adrenalina

L'antisportivitá.

Lo spirito di competizione.

Si me la cavo bene, dai.

Tenace. Uno che non molla mai.

Si ho molti riti che seguo, ma non li dico.

In tutti i modi, ma preferisco singolo e squadra.

In assoluto la finale del doppio nazionale Figf vinta con Andrea Chiodo.

Gioia e adrenalina.

Entrambi.

Uno sport a tutti gli effetti

Un'emozione unica. Indescrivibile.

Michele Turetta

Thibaut Tricole

Van Barneveld

Si purtroppo. Ho avuto la dartitis e infatti ho smesso per tre anni e mezzo.

Ho giá fratello e Sorella che amano come me questo sport.

Adesso sinceramente non lo so. Ho avuto un anno e mezzo un po travagliato tra casa e altre beghe, ma spero di fare bene ancora a livello italiano e oltre.

Di prendere con serietà questo sport.

Certo che si.

Penso che meriti molta più considerazione e rispetto.

Spero nel bene e nella crescita del movimento e credo che tra qualche anno riusciremo a farci sentire anche noi..anche perchè abbiamo già iniziato grazie al Turetta all'Aurora Fochesato.

MEDIA - Ne avete? Mandateceli! Li metteremo in pagina (Whatsapp 333.3388636)